Cos’è la Zecca dei Piccioni.
L’Argas reflexus, comunemente nota come «zecca dei piccioni» o «zecca molle», è una specie parassita che tende ad annidarsi nelle tane degli animali selvatici, prevalentemente quelle dei piccioni (Columba Livia) cui deve il nome.
Come riconoscerla
Aracnide con quattro paia d’arti e un corpo appiattito di colore marrone-grigio scuro (per molti rassomigliante a un piccolo seme di girasole) diviso in due porzioni (capitulum e idiosoma), la zecca dei piccioni è priva di antenne e dello scudo chitinoso (al contrario della zecca dura), il che – combinato alla sua dimensione ridotta che varia da qualche millimetro a circa un centimetro – la rende più difficile da individuare.
Comportamento
È importante notare che la zecca è un insetto ematofogo, ovvero si nutre del sangue dei piccioni, di altri animali e a volte anche degli esseri umani. Nello specifico, l’Argas reflexus si alimenta sull’ospite per brevi periodi di tempo che possono variare dai 4 ai 10 min. Per alcuni aspetti il suo modo di alimentarsi è più simile a quello delle pulci e delle cimici del letto che delle zecche dure.
L’attività della zecca è strettamente legata ai valori di temperatura e umidità e, sebbene ci siano alcune eccezioni, in generale il suo operato si concentra nei mesi caldi. Il suo ciclo vitale – al contrario della zecca dura – è piuttosto lungo e si divide in cinque stadi: uova, larva, prima ninfa, seconda ninfa, adulto. In corrispondenze del passaggio dall’uno all’altro effettua pasti di sangue.
Dove si trova
Negli ultimi anni, complice l’innalzamento delle temperature, la zecca è sempre più diffusa. È stata l’ECDC (Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie) a pubblicare, lo scorso aprile, dati sulla diffusione di questo parassita in Europa, segnalandone l’espansione e la crescita in tutto lo spazio UE e identificando l’Argas reflexus come la specie più comune in Italia.
Ambienti rurali e grandi città sono il luogo ideale per l’Argas reflexus, ma la sua presenza dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti da parassitare sul territorio. La zecca molle è però al tempo stesso un animale molto resiliente (può vivere fino a sette anni senza cibarsi) e in mancanza di animali da parassitare, può penetrare all’interno delle abitazioni e, attratta dall’anidride carbonica, insediarsi su un essere umano, conficcando il rostro nella pelle cominciando a succhiarne il sangue.
La zecca dei piccioni necessita di un clima mite per sopravvivere e non sopporta la luce. È quindi possibile che scelga nascondigli stretti e bui come piccole crepe, fessure o addirittura gli spazi dietro ai quadri. Un occhio non esperto potrebbe quindi trovare difficoltà nell’accorgersi della presenza di questo parassita.
Quali pericoli corre l’uomo
La puntura è generalmente indolore perché la zecca inocula nell’ospite una certa quantità di saliva che contiene principi anestetici, ma a preoccupare sono le tossine che le ghiandole salivari secernono. Sostanze tossiche per l’organismo umano che possono provocare patologie cutanee, come lesioni, rush o orticaria, ma anche crisi respiratorie, problemi gastrointestinali, manifestazioni cardiocircolatorie e shock anafilattico. Nei casi più gravi, è stato registrato che il morso dell’Argas reflexus può trasmettere il virus dell’encefalite.
Come liberarsene
Dalla sua fondazione, DPM Disinfestazioni opera in difesa delle abitazioni. I nostri professionisti sono preparati per effettuare trattamenti con formulati ad azione residuale a protezione di finestre, porte e ogni altro tipo di apertura.
Il controllo delle zecche molli spesso deve però essere associato alla ricerca dei nidi di uccelli da cui ha preso origine l’infestazione. Di conseguenza, uno degli strumenti più utili per evitare l’avvicinamento delle zecche è l’installazione di strumenti specifici come dissuasori e reti anti intrusione, in modo da tenere i piccioni lontani dalla propria abitazione, costringendoli a nidificare altrove.
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