Le blatte più comuni, conosciute anche con il nome di “scarafaggi”, fanno parte dell’ Ordine dei Blattoidei costituito da più di 4000 specie.
La loro alimentazione è costituita soprattutto da composti di natura zuccherina o amilacea, ecco perché le specie domestiche sono particolarmente pericolose per le derrate alimentari.
Questi insetti rigurgitano parte del cibo ingerito e di defecano mentre si alimentano rendendo i prodotti alimentari inadatti al consumo umano, sia per i cattivi odori emanati sia perché le blatte nel loro intestino ospitano svariati microrganismi patogeni, in grado di trasmettere altrettante malattie all’uomo.
Le blatte più comuni: le specie più diffuse in Italia sono 4
Quando si parla di infestazioni da blatte, è fondamentale riconoscere le specie coinvolte per adottare gli interventi più efficaci. In Italia, le quattro specie più comuni sono:
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Supella longipalpa
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Periplaneta americana
Ognuna ha comportamenti, preferenze ambientali e potere infestante differenti. Conoscerle da vicino aiuta a prevenire e combattere meglio ogni tipo di infestazione.
Blattella germanica: piccola, veloce e ovunque
La Blattella germanica è tra le più diffuse e difficili da controllare.
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Dimensioni: molto piccola, non supera i 2 cm
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Colore: marrone chiaro, con due strisce scure sul torace
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Habitat: predilige ambienti caldi, umidi e bui come cucine, bagni, elettrodomestici (es. motori di frigoriferi o macchine da caffè)
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Caratteristiche distintive:
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Estremamente prolifica: una sola femmina può generare centinaia di esemplari.
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Grande capacità di adattamento: si nasconde anche nelle fessure più piccole.
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Si arrampica su superfici lisce e verticali, grazie alle zampe dotate di cuscinetti adesivi.
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È considerata la più infestante tra tutte, per velocità di riproduzione e capacità di diffusione.
Blatta orientalis: lenta, ma resistente
Chiamata anche scarafaggio nero, è meno veloce ma comunque pericolosa in caso di infestazione.
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Dimensioni: tra i 2,5 e i 3 cm
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Colore: nero lucido o marrone molto scuro
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Habitat: predilige zone fresche e umide, come scantinati, tombini, scarichi e ambienti fognari
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Caratteristiche distintive:
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Movimento più lento rispetto ad altre specie
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Sensibile alla disidratazione: ha bisogno di acqua e tende a vivere vicino a fonti costanti di umidità
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Raramente si arrampica su superfici lisce
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È più visibile nelle stagioni calde, quando risale da fognature e pozzetti.
Supella longipalpa: la blatta dei luoghi asciutti
Meno conosciuta ma in crescita, soprattutto in ambienti interni con clima caldo.
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Dimensioni: simile alla Blattella germanica, intorno ai 1,5 cm
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Colore: marrone chiaro con striature più evidenti sulle ali
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Habitat: preferisce ambienti asciutti e molto caldi, come dietro mensole, quadri, scaffali e apparecchiature elettroniche
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Caratteristiche distintive:
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Non ama l’umidità
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Poco infestante: ha un ciclo vitale lungo (fino a 14 mesi), quindi si riproduce più lentamente
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Attiva soprattutto di notte
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È più difficile da individuare, ma può creare infestazioni localizzate.
Periplaneta americana: la gigante tra le blatte
La più grande tra le specie domestiche, potenzialmente infestante in magazzini e strutture industriali.
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Dimensioni: fino a 5 cm
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Colore: marrone-rossiccio, con ali sviluppate (anche se raramente usate per volare)
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Habitat: ambienti bui, umidi e ricchi di detriti organici, come scarichi, bagni, locali tecnici, magazzini alimentari
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Caratteristiche distintive:
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Alta resistenza ambientale, sopravvive anche a condizioni estreme
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Tende a colonizzare in gruppo
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Può trasportare patogeni e batteri, contaminando superfici e alimenti
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La sua presenza in ambienti alimentari o sanitari è considerata ad alto rischio igienico-sanitario.
La prevenzione è l’arma più efficace contro le infestazioni.
Per evitare la presenza di blatte, è fondamentale mantenere sempre elevati standard di igiene, soprattutto negli ambienti dove si conservano o si lavorano alimenti.
Presta attenzione a:
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la pulizia profonda e regolare delle superfici e delle attrezzature,
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la manutenzione di crepe, fessure e guarnizioni danneggiate, dove gli insetti possono annidarsi,
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la pulizia delle cappe aspiranti, un luogo molto apprezzato dalla Blattella germanica per la nidificazione,
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eventuali perdite d’acqua o vaschette di raccolta della condensa nei frigoriferi, che possono fornire umidità costante alle blatte.
Infine, è importante eseguire un monitoraggio accurato e regolare, per individuare tempestivamente la presenza di blatte e valutarne il livello di infestazione.
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