Nei grandi centri urbani come Milano, la presenza massiccia di piccioni ha da sempre costituito un problema sia per ragioni di decoro e igiene urbana, sia per possibili implicazioni di salute pubblica. Effettivamente, le consistenti colonie di colombi che popolano la città sono in continuo aumento, aggravando disagi e criticità connesse alla loro permanenza in ambienti antropici.
Oltre al degrado causato da emanazioni e accumulo di guano, questi volatili possono veicolare tra loro e trasmettere all’uomo pericolose pulci dei piccioni. Specie come la Pseudolynchia canariensis, nota zecca dei piccioni, possono infatti diffondere, potenzialmente anche attraverso le loro uova e larve depositate su superfici, virus e batteri in grado di patogeni per la salute umana. È quindi ben noto il ruolo di questi ectoparassiti nella trasmissione di malattie come la toxoplasmosi e la cryptoccosi.
Per tutelare cittadini e visitatori da rischi sanitari, diventa essenziale prevedere una costante attività di disinfestazione dei luoghi pubblici e privati troppo frequentati dai piccioni. A questo scopo risulta fondamentale ricorrere a interventi di professionisti del settore, come ad esempio DPM Group, ditta specializzata nell’allontanamento dei colombi e nella bonifica degli ambienti da parassiti con potenziale rischio infettivo, mediante moderne tecniche certificate a tutela della pubblica incolumità.
Pulci piccioni: quante specie ne esistono?
Le specie di pulci parassite dei piccioni sono principalmente due, entrambe appartenenti all’ordine Siphonaptera.
La pulce dei piccioni più comune è la Pseudolynchia canariensis, meglio nota come la zecca dei piccioni. Questa specie misura circa 2-3 mm di lunghezza e si distingue per il corpo allungato e appiattito lateralmente, di colore marrone-grigiastro. La pulce dei piccioni si nutre esclusivamente del sangue dei piccioni, nei quali vive come parassita esterno, agganciandosi saldamente alle piume della zona toracica tramite le forti mandibole. Le uova, delle dimensioni di 0.5 mm e di colore biancastro, vengono deposte dalle femmine direttamente sul corpo dell’ospite e si schiudono dopo circa una settimana.
Un’altra specie presente è la Columbicola columbae, una pulce di dimensioni più piccole attorno agli 1-2 mm, di colore bruno scuro. Anch’essa è strettamente legata all’ospite piccione, sul quale vive in forma ectoparassitaria nutrendosi di sangue. A differenza della zecca dei piccioni tuttavia, la C. columbae non ha abitudini simil-zecchesche ma è in grado di spostarsi rapidamente sul corpo dell’ospite utilizzando le sue zampe.
Pulci dei piccioni: sintomi e conseguenze delle infestazioni da pulci dei piccioni
Le infestazioni da pulci dei piccioni, in particolare da Pseudolynchia canariensis meglio nota come zecca dei piccioni, possono causare una serie di sintomi e conseguenze negative sia sul singolo volatile che a livello di piccionaia o di popolazione.
A livello individuale, le pulci dei piccioni provocano prurito e irritazione cutanea nella zona dove si attaccano, solitamente il torace, per nutrirsi del sangue. Questo porta il piccione a grattarsi insistentemente con le zampe, con il rischio di provocare ferite ed infezioni secondarie della pelle. Inoltre il continuo prurito e il fastidio causato riducono l’efficienza del piccione nell’alimentazione e nelle normali attività vitali.
A livello di gruppo, un’infestazione massiccia da pulci compromette gravemente la salute dell’intera piccionaia o colonia. Le pulci, nutrendosi di piccioni diversi, possono facilmente trasportare tra loro agenti patogeni del sangue come virus e batteri. Ne consegue che una colonia di piccioni con pulciosi non trattata rischia di essere colpita da epidemie e alti tassi di mortalità. Ciò rappresenta un grave problema anche di sanità e igiene pubblica, soprattutto nel caso di piccioni che vivono in ambienti antropici.
Per limitare il propagarsi delle infestazioni da pulci dei piccioni è fondamentale evitare il continuo ricambio di individui tra colonie, ad esempio mediante l’installazione di una rete anti piccioni nei punti di accesso agli edifici. Un controllo regolare delle popolazioni con prodotti antipulci ed una corretta gestione degli ambienti di nidificazione aiutano a contenere il problema.
Parassiti dei piccioni: l’importanza della disinfestazione urbana
I piccioni che popolano i centri urbani entrano spesso in contatto con l’uomo, sia direttamente che indirettamente tramite gli spazi da essi frequentati. Ciò implica che anche i parassiti che infestano i piccioni, in particolare le pulci e le zecche, possono rappresentare un rischio per la sanità pubblica.
Diventa quindi molto importante effettuare interventi di disinfestazione piccioni Milano negli spazi pubblici frequentati da uomini e piccioni insieme. Ciò al fine di ridurre le quantità di uova e forme mobili di questi parassiti che, depositandosi su superfici orizzontali, possono di nuovo infestare i piccioni o altri ospiti.
La disinfestazione regolare di piazze, giardini, parchi cittadini contribuisce in modo determinante alla salubrità ambientale in ambito urbano. Agevola inoltre il controllo delle popolazioni di piccioni che, libere da parassiti, subiscono minor stress e hanno migliori chance riproduttive. Si tratta quindi di un’attività indispensabile di tutela della salute sia animale che umana nelle aree antropizzate.
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