Esistono molteplici tipi di api presenti in natura, ciascuna con proprie caratteristiche morfologiche, comportamentali e ambientali.
Accanto alle più conosciute Apis mellifera, ovvero l’ape mellifera detta anche ape da miele per l’importante funzione di impollinazione svolta, vi sono molte altre specie di api solitarie e sociali diffuse in diversi habitat. Ad esempio le Megachilidae sono api che costruiscono i loro nidi in tubi di piante o substrati lignei, mentre le Andrenidae vivono prevalentemente nel sottosuolo scavando gallerie nel terreno.
Oggi anche l’ambiente urbano vede la presenza stabile di alcune specie di api, adattatesi a sfruttare le risorse fornite dalle coltivazioni ornamentali e dai parchi cittadini. Ciò comporta tuttavia il possibile insorgere di criticità per la popolazione, in particolare nei confronti delle persone allergiche al veleno.
Pertanto, ove questi insetti impollinatori giungano a insediarsi in prossimità di aree frequentate dall’uomo è consigliabile provvedere alla loro rimozione in sicurezza, affidandosi a personale specializzato munito di adeguate protezioni e mezzi quali, ad esempio, la ditta DPM Group, leader nel settore della disinfestazione e derattizzazione. Il fai-da-te in tal senso è sconsigliabile, in quanto potrebbe provocare reazioni aggressive dell’intera colonia di api e mettere in pericolo l’incolumità delle persone. La presenza di api, ricordando che ne esistono di diverse tipologie, va dunque gestita con cautela privilegiando sempre l’intervento di professionisti.
Tipi di api: quelle da miele
Le api da miele appartengono alla specie Apis mellifera e rivestono un ruolo di primaria importanza per l’impollinazione e la produzione del miele. Esistono diverse sottospecie di Apis mellifera distribuite in diverse aree geografiche, ognuna caratterizzata da peculiarità morfologiche e comportamentali legate al proprio territorio di origine. Quella più diffusa in Italia è Apis mellifera ligustica, allevata fin dall’antichità per la sua spiccata attitudine alla produzione del miele.
Le api da miele vivono in alveari costituiti da favi di cera d’api nei quali costruiscono le cellette esagonali per lo stoccaggio del miele e del polline e per la cova delle larve. Nell’alveare si distinguono tre tipologie di api: le operaie, prive di ovaie, deputate alla cura della prole e delle attività di raccolta, immagazzinamento e difesa della colonia; gli uni, maschi fecondi il cui unico compito è accoppiarsi con la regina; le regine, femmine feconde responsabili della posta.
La vita delle api è strettamente connessa ai cicli stagionali e vegetativi. In primavera ed estate è intenso l’impollinamento delle varie specie nettarifere e la produzione di miele, processato dagli operai con enzimi presenti nella loro ghiandola ipofaringea. I principali tipi di miele prodotto dipendono dalla flora nettarifera prevalentemente foraggiata, come il millefiori, l’acacia, il castagno. Il miele è immagazzinato dalle api nei favi e prelevato periodicamente dall’apicoltore tramite le operazioni di smielatura.
La corretta gestione degli alveari richiede una continua opera di monitoraggio e manutenzione da parte degli apicoltori, anche attraverso l’utilizzo di aziende di disinfestazione e derattizzazione Milano per prevenire e curare eventuali parassitosi o malattie delle api. Un’attività, questa, che riveste grande importanza sia per la salvaguardia di questi preziosi insetti impollinatori sia per l’economia legata alla produzione di miele.
Tipologia di api: le “solitarie” e le “eusociali”
Oltre all’apis mellifera, in Italia sono presenti numerose altre famiglie di imenotteri impollinatori tra cui:
- Le Anthophoridae, note come api solitarie, conducono vita individuale. Ciascuna femmina costruisce il proprio nido in cavità del terreno o tra le pareti dei fabbricati, trasportando polline e nettare per alimentare le larve con una massa di cibo.
- Le specie del genere Osmia appartenenti alla famiglia delle Megachilidae sono altre api solitarie. Costruiscono i loro nidi all’interno di cavità naturali o causate da parassiti, che tappano con miscele di residui vegetali come petali, fango o resina.
- Tra le Halictidae, denominate “api zampetta” per le zampe posteriori ispessite, rientrano specie che formano piccoli famiglie nel sottosuolo. In questi gruppi di imenotteri ciascun individuo svolge diversi compiti a seconda della propria età e casta.
- Infine, le Colletidae sono tra le api di minori dimensioni, caratterizzate da una colorazione scura. Vivono prevalentemente nei terreni sabbiosi, dove sono in grado di scavare le proprie gallerie grazie alle zampe adatte a questo scopo.
Tutte questi diversi tipi di api non presentano le caratteristiche di eusocialità. L’unica ape eusociale è l’apis mellifera che riesce a sviluppare complessi sistemi sociali che rendono questi insetti capaci di gestire con efficienza colonie anche molto numerose e di completare il ciclo annuale di attività in modo coordinato nonostante il succedersi di generazioni. Ciò ha permesso loro di affermarsi come protagonisti di grande importanza negli ecosistemi ed è alla base dell’impollinazione di moltissime specie vegetali. I numerosi prodotti dell’alveare, quali miele, pappa reale, cera e propoli, hanno inoltre portato allo sviluppo dell’apicultura e di aziende di disinfestazione impegnate nel servizio di tutela delle arnie.
Differenza api e vespe: aspetto, comportamento e nido
Esistono alcune differenze significative tra api e vespe sotto vari aspetti quali la morfologia, il comportamento sociale e la struttura del nido.
Dal punto di vista anatomico, le api presentano un corpo ricoperto da una fitta peluria che le isola termicamente. Le ali delle api sono membranose, di dimensioni uniformi e attaccate al torace tramite un sottile peduncolo. Le vespe hanno invece il corpo quasi privo di peli, con ali di diverse misure tra loro e saldamente ancorate al torace.
Per quanto riguarda l’attività di volo, le api planano delicatamente da un fiore all’altro per prelevare nettare e polline, mentre le vespe sono più attive e aggressive nel movimento. Sotto il profilo sociale, le api vivono in grandi colonie gerarchiche con diverse caste di operaie, a differenza delle vespe che formano società di dimensioni più ridotte e con compiti più flessibili tra gli individui.
Rispetto alla struttura del nido, gli alveari delle api sono costituiti da favi di cera contenenti le camere delle larve e del miele, disposti con simmetria geometrica. Le vespe costruiscono nidi di cartone o terracotta di aspetto più irregolare e privi della cera.
Inoltre, solo le api svolgono un ruolo chiave nell’impollinazione delle colture agricole e spontanee. Per questi motivi anche l’apicoltura ha un forte interesse nella tutela delle api e nella sanificazione ambienti Milano a loro destinati.
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