Il topo comune (Mus musculus) è senza dubbio uno degli infestanti murini più comuni e diffusi nelle civili abitazioni e attività produttive del nostro paese. L’aumento dell’urbanizzazione e della presenza umana in ambienti artificiali ha favorito la progressiva crescita di questa e altre specie di roditori. I topi trovano infatti svariate fonti alimentari e nascondigli negli insediamenti antropici.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute, ogni anno in Italia si verificano circa 2500 focolai di infestazione da mus musculus, per un totale stimato di 7 milioni di topi presenti nei centri urbani. Le regioni maggiormente colpite risultano la Lombardia, il Lazio ed il Veneto, con valori rispettivamente di 260, 220 e 180 focolai segnalati mediamente ogni 12 mesi.
Numerose ricerche condotte nelle aree metropolitane rivelano inoltre una densità di popolazione di topo che supera i 200 individui per ettaro nelle zone residenziali degradate e con presenza di rifiuti. Si tratta di dati che attestano concretamente la notevole diffusione di questo infestante e l’importanza di adottare idonee misure di prevenzione e controllo.
Topo comune: Biologia e comportamento
Il topo comune, noto scientificamente come Mus musculus, rappresenta una delle specie murina di maggiore importanza igienico-sanitaria. Conoscere la sua biologia e il comportamento aiuta a comprendere le dinamiche infestanti. Questo roditore raggiunge circa 15 cm di lunghezza, esclusa la coda, e pesa tra i 15-25 g. È un eccellente arrampicatore e nuotatore, dotato di udito e olfatto affinati. Tendenza gregaria e territoriale, marca il confine del proprio dominio attraverso feromoni.
Esperto scavatore, ricerca cibo e tane di notte quando l’attività umana cala. Per orientarsi segue i bisogni fisiologici e le evidenti tracce odorose lasciate dai conspecifici. La femmina partorisce numerosi piccoli dopo 3 settimane di gestazione e li allatta per 3-4 settimane. La colonia cresce velocemente nonostante l’alta mortalità. Il topo comune ha abitudini solitarie ma in caso di competizione territoriale può divenire aggressivo. È in grado di arrampicarsi agevolmente sulle superfici, compiere salti di oltre 1 metro e nuotare per brevi tratti.
Come allontanare i topi, risulta cruciale eliminare ogni risorsa vitale per persuaderli a migrare spontaneamente verso habitat più idonei, unitamente a soluzioni di derattizzazione professionale.
Topo domestico: Ispezione e diagnosi dell’infestazione
Per gestire adeguatamente un’infestazione da topo domestico è necessario procedere ad una corretta ispezione e diagnosi dell’eventuale presenza di malattia dei topi. Un operatore specializzato dovrà ispezionare accuratamente tutte le aree dell’immobile alla ricerca di segni diretti o indiretti di presenza dell’infestazione. Tra i primi rientrano l’avvistamento di roditori o delle loro tracce, come feci o urine.
Segni indiretti includono rosicchiature su materiali come mobili, cavi elettrici o prodotti alimentari, presenza di tane o cunicoli d’accesso. L’indagine mira ad accertare l’entità numerica dell’infestazione, le dinamiche di diffusione all’interno degli ambienti e i fattori ecologici che ne agevolano la sopravvivenza, come disponibilità di risorse energetiche.
Ciò permette di stabilire un corretto protocollo di intervento, volto ad eliminare la popolazione focale attraverso derattizzazione, bonifica delle aree contaminate e contenimento di eventuali patogeni trasmissibili all’uomo. Quando si parla di eliminare la popolazione focale attraverso derattizzazione, ci si riferisce all’effettuazione di interventi mirati volti ad abbattere numericamente il nucleo principale di roditori presente nell’area interessata dall’infestazione. La derattizzazione viene condotta da operatori specializzati mediante l’impiego di esche rodenticide omologate, posizionate in modo strategico per massimizzarne l’ingestione da parte dei topi.
Con bonifica delle aree contaminate si intende la pulizia accurata di tutti gli ambienti infestati, allo scopo di rimuovere ogni residuo alimentare, deiezione o nido che possa perpetuare l’insorgenza di nuovi focolai.
Topolino domestico: Trattamenti e prodotti specifici
La gestione di un’infestazione da topolino domestico comporta l’impiego di specifiche strategie e prodotti da parte di un’esperta ditta di disinfestazione.
Poiché i muridi di piccola taglia risultano più elusivi rispetto ai topi, è necessario ricorrere a esche altamente attrattive e appetibili, come quelle a base di cereali aromatizzati. Per assicurarne l’ingestione è inoltre fondamentale studiarne il posizionamento in adiacenza a tane e punti di passaggio. In fase iniziale si rende opportuno l’utilizzo di rodenticidi anticoagulanti di seconda generazione, caratterizzati da un tempo di azione dilazionato che favorisce l’assunzione multipla della dose letale.
A completamento dell’intervento, la ditta di disinfestazione provvederà a sigillare possibili accessi, sopprimere fonti trofiche ed effettuare trattamenti di igiene ambientale per distruggere eventuali ricettacoli di patogeni. Il monitoraggio post-trattamento consente inoltre di valutarne l’efficacia e pianificare ulteriori azioni qualora necessario.
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