La zanzara coreana (Aedes koreicus) è ormai una presenza accertata anche in Italia. Secondo i dati del Piano Nazionale di Sorveglianza delle Arbovirosi, redatto dal Ministero della Salute, nel 2021 questa specie invasiva è stata segnalata in ben 13 regioni italiane. Nello specifico, la sua presenza è stata confermata in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania e Basilicata. Rispetto al 2020 l’areale di diffusione risulta ampliato.
Uno studio pubblicato nel 2020 sul ‘Journal of Medical Entomology’ ha inoltre rilevato, analizzando i dati raccolti tra il 2011 e il 2017, come l’espansione della zanzara coreana in Italia stia avvenendo a ritmi molto rapidi, con un tasso di colonizzazione annuale di nuove aree pari al 35%. Questi dati dimostrano come ormai la presenza di Aedes koreicus sul nostro territorio non sia più sporadica ma consolidata, richiedendo azioni di prevenzione e contenimento. Questa realtà è ormai confermata anche dagli esperti del settore come Stefano Pierrettori capo del Gruppo DPM Disinfestazioni che, durante una recente intervista a Panorama sul fenomeno della zanzara in inverno ha confermato che:
“Alcuni parlano di complotto, ma non è così. Le zanzare quest’anno, a causa delle temperature elevate, hanno continuato a volare e a banchettare pungendo e assorbendo sangue anche a ottobre inoltrato, anzi, in alcune aree fino ai primi di novembre quando abbiamo affrontato il vero primo freddo”.
Una situazione critica che merita attenzione per essere gestita e contenuta.
Zanzare coreane: origini e diffusione
Tra le specie di zanzara che stanno espandendo la propria presenza a livello globale vi è la cosiddetta zanzara coreana, nota in ambito scientifico come Aedes koreicus. Originaria dell’Asia nord-orientale, ha mostrato negli ultimi decenni una straordinaria capacità di adattamento colonizzando vasti aree al di fuori del territorio coreano da cui prende il nome.
Gli studi filogeografici hanno ricostruito come, a partire dalla fine del secolo scorso, sia stata in grado di raggiungere numerosi Paesi europei probabilmente grazie al trasporto di uova e larve con il commercio di copertoni usati e altri pneumatici. In Italia la prima segnalazione di Aedes koreicus risale al 2011, quando alcuni esemplari furono campionati nel territorio del comune di Pedavena, in provincia di Belluno. Gli studi che ne sono seguiti hanno permesso di accertare la presenza stabile di popolazioni riproduttive di questa specie invasiva in ampie zone del Veneto.
Successivamente la zanzara coreana è stata intercettata anche in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, segno di una diffusa diffusione nel nord Italia favorita dalle condizioni climatiche. È classificata come potenziale vettore di arbovirus in quanto infettiva, tra gli altri, per il virus del Nilo occidentale (WNV), un patogeno di cui in passato si sono verificati casi autoctoni di infezione anche nel nostro Paese. Sebbene non sia ancora stata provata l’effettiva capacità di questa specie di sostenere e trasmettere l’infezione nel contesto italiano, il rischio potenziale è da approfondire con studi mirati.
Appare dunque importante monitorarne attentamente l’evoluzione, prevedendo idonee attività di disinfestazione Milano zanzare che ne ostacolino la proliferazione, anche al fine di scongiurare possibili rischi sanitari.
Zanzara coreana: caratteristiche e ciclo vitale della specie
Aedes koreicus presenta alcune peculiarità morfologiche e biologiche che ne spiegano il successo invasivo. Dal punto di vista tassonomico questa specie si colloca all’interno del genere Aedes, caratterizzato da zanzare di dimensioni medio-piccole con bande bianche e scure sul torace.
Il ciclo di vita, come per altri Aedes, prevede lo sviluppo delle uova, delle larve e delle pupe in raccolte d’acqua naturali e artificiali, anche di piccolissime dimensioni, come i contenitori domestici. Le uova sono capaci di sopravvivere allo stato di quiescenza per mesi. Gli adulti di Aedes koreicus, come molte altre specie di zanzara, tendono a cercare riparo negli anfratti e spazi poco illuminati delle strutture edificate dall’uomo, come case, ripari di fortuna, cumuli di rifiuti.
Questi ambienti oscuri e protetti forniscono siti di riparo sicuri per la notte e periodi di inattività. Le zanzare si rifugiano in fessure, cavità, spazi angusti come intercapedini e simili. Per quanto riguarda l’alimentazione, gli adulti di zanzara coreana prediligono l’alba e il tramonto, ovvero le prime ore del mattino e della sera, in coerenza con i ritmi circadiani tipici della maggior parte delle specie hematofaghe. Queste fasce orarie crepuscolari rappresentano momenti di minore difesa da parte delle potenziali prede, consentendo una maggiore efficienza nell’individuazione e attacco dell’ospite per il pasto di sangue.
Sono inoltre vettori di numerosi arbovirus, ossia virus trasmessi all’uomo e agli animali proprio attraverso le punture. Tra questi il virus del Nilo Occidentale rappresenta una delle minacce sanitarie associate a questa specie invasiva. Sono quindi vettori multipli di arbovirosi.
Tali conformazioni eco-etologiche, unitamente a elevate capacità dispersive, ne giustificano l’elevato potenziale infestante. Pertanto, per eliminare le zanzare risulta cruciale prevedere adeguati interventi di disinfestazione specifica anche nei confronti di questa specie.
Zanzare a Milano: impatto e rischi per la salute pubblica
Nel contesto urbano di Milano, da anni si registra una massiccia presenza di diverse specie di zanzare. L’elevata antropizzazione e urbanizzazione del territorio, con ampie disponibilità di siti larvali artificiali, favoriscono la proliferazione di questi artropodi, nonostante il clima non particolarmente temperato.
Le zanzare rappresentano un rilevante fattore di disagio per la popolazione a causa delle punture, che possono causare reazioni allergiche e prurito. Tuttavia, il maggiore rischio è rappresentato dalla possibilità che questi insetti, come già accaduto in altre zone d’Italia, diventino vettori di patogeni. A Milano sono state segnalate specie infettanti per virus come il West Nile e la chikungunya. Pertanto, risulta fondamentale prevenire la loro eccessiva presenza ricorrendo a piani di disinfestazione che includano mirati trattamenti adulticida zanzare nelle aree pubbliche e private.
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